Negli anni ’70, il valore delle imprese era fortemente legato agli asset materiali (impianti, macchinari, stabilimenti, ecc.) che rappresentavano oltre l’80% del valore delle aziende a maggiore capitalizzazione, mentre le attività immateriali contavano solo per il restante 20%.

Oggi quel rapporto è stato invertito. I valori intangibili dell’azienda, quali marchio, portafoglio brevetti, diritti d’autore, know-how dei dipendenti e rete di relazioni con partner, clienti e fornitori rappresentano oltre l’80% del valore di mercato di un’azienda.

Così come negli anni ’70 sarebbe stato insensato per un imprenditore non proteggere e mettere in sicurezza adeguatamente i propri beni materiali, oggi è altrettanto poco sensato non tutelare  adeguatamente il principale valore dell’azienda: il proprio capitale intangibile.